Se c’è una trappola allegra, nelle nostre biografie improvvise e reciproche, è l’incontro. Non lo puoi evitare. Uno sgambetto in garage, una carezza involontaria al parco, l’uscita da un ascensore, l’entrata al festival Effetto 48. Sono tutti potenziali spigoli in cui l’estraneo ti aspetta. Non lo sa nessuno dei due però sta accadendo adesso. Gli artisti e i corpi di un borgo non possono conoscere il destino fatale delle loro esibizioni o dei loro itinerari muti. Imma Di Lillo aspetta tutti. È il fantasma che li accompagna, fino a quando ciascuno avrà trovato lo spazio, il silenzio, l’idea, il dondolo su cui fermarsi. Lei si mette di profilo – spesso – perché preferisce stare accanto a Bruno, Patrizio, Elisa, Fabio. Fare il viaggio in compagnia di un estraneo che gradualmente si fida del suo sguardo. E che magari neanche se ne accorge più, poiché l’occhio fotografico sa essere e può essere misericordioso. Imma Di Lillo si diploma presso l’Accademia di belle Arti di Napoli dove in seguito consegue la specialistica in fotografia per la comunicazione. Nel 2016 realizza il suo primo progetto “La Storia di Olimpia” e ottiene la sua prima pubblicazione sulla rivista “Zeusi dell’abitare”. Dal 2017 lavora come fotografa di scena. Nel 2019 collabora con il regista Antonio Capuano e realizza “Frammenti di realtà” basato sull’esperienza del ritratto.
Arti visivedomenica 25 Luglio ore 18:30
Arca di Pan (Sala Grande)